Category: Team

23
nov

Un bel percorso entro i limiti senza considerarli tali

Laura Turati, grafica e web designer.

Ho cominciato con matite, pennelli, carte e colori illustrando, per poi un giorno trovarmi fra le mani un “freddo” mouse con cui credevo si potesse fare ben poco di creativo.

Fu così che passai alla grafica, un’arte applicata come mi diceva sempre il primo art director che ho assistito, non solo una pulsione creativa fine a se stessa, ma un progetto ben studiato entro le richieste del cliente, le caratteristiche del prodotto, le potenzialità del canale comunicativo e degli strumenti utilizzati. Un bel percorso entro limiti, che solo quando non consideri tali ed alle volte proprio mi succede, ti porta a trovare la strada giusta per dar forma a desideri e parole.
Questa è una gran bella sfida, quella che più mi entusiasma nel mio lavoro.
Così come quella di trovarmi sempre in nuovi progetti, di cercare nuove soluzioni, di rimanere sempre al passo con tendenze e tecnologia, soprattutto negli ultimi anni quando mi sono appassionata anche di web.

Poi un giorno molto probabilmente mi stancherò di tutto ciò e aprirò un bel ciringuito sulla spiaggia, senza nemmeno una connessione wifi.
Wifi che al momento adoro, perché mi da la possibilità di lavorare in libertà, in connessione con altri, ovunque mi trovi.

Perchè formeconnesse. La libertà di circolazione di idee, lo scambio di esperienze, sono fra le caratteristiche peculiari del team formeconnesse che più mi piacciono, dove più professionalità si incontrano, anche solo virtualmente, per creare un prodotto ogni volta arricchito dalle capacità di ognuno.

Questa idea di movimento mi affascina, già, perché se la creatività è la mia passione, viaggiare è sicuramente la mia vocazione.
Durante il viaggio non sai mai chi potresti incontrare, cosa può accadere e come questo possa cambiare la tua vita; proprio come dice una delle mie citazioni preferite “La vita è quella cosa che ti accade quando siamo impegnati in altri progetti”.

05
nov

Un paio d’ali

Tiziana Caleca, Illustratrice e insegnante di pianoforte.

L’arte e la musica, la mia formazione. Ho sempre pensato che l’arte e la musica fossero due grandi amiche che mi accompagnano fin da quando ero bambina.
Ho scelto infatti di confrontarmi con entrambe sia dal punto di vista teorico che pratico, facendo sì che costituissero la mia formazione (dal Liceo artistico al Conservatorio di musica, dalla storia dell’arte in Università, ai corsi specialistici in Illustrazione e sulla Didattica musicale). Penso sia una fortuna avere simili passioni, pur con tutte le difficoltà che comporta portarle avanti e coltivarle.
Poter spaziare con la fantasia in questi ambiti infiniti offre continui spunti, rigenera mente e spirito, equivale ad avere un paio d’ali, e a poter fare viaggi di ampio respiro anche nella quotidianità, ritrovandosi ogni volta in luoghi sconosciuti e familiari allo stesso tempo. Apparentemente estranee l’una all’altra per alcuni, queste materie hanno in realtà moltissimi aspetti in comune: appartengono alla sfera della creatività e della fantasia, oltre che della comunicazione.
Quale modo migliore per esprimersi?
Da un lato impari la sensazione della libertà totale, dall’altro la disciplina che ti stimola e ti accompagna nella ricerca e voglia di continuo approfondimento e perfezionamento.

Il mio linguaggio. Amo le linee e i colori e i suoni, ma anche il bianco del foglio ed il silenzio, fondamentali per esaltare qualsiasi tipo di messaggio, sonoro o visivo che sia.
Ho un debole per la commistione tra le arti e per le tecniche miste, e in un mondo pur dominato dal digitale, prediligo la freschezza che mantengono i lavori manuali: carta, matite, pennelli, acquerelli fanno parte della mia esperienza e della mia cultura figurativa.

Un po’ come i bambini amo le sensazioni visive e tattili che mi danno i diversi materiali, e quando posso farlo parlo come loro il linguaggio universale dell’infanzia.
Forse per questo con gli anni ho scoperto di avere una predisposizione a lavorare con e per i bambini: infatti insegno loro pianoforte e il genere di illustrazione che prediligo è quella per l’infanzia, attività che per me sono fortemente connesse ai concetti sopra espressi.

10
set

Vivi e colorati

Donatella Barzè, creative designer sempre da sempre e per sempre.

Ispirazioni: le forme del bello. Persone, concetti, colori, superfici, parole e odori, i particolari soprattutto. Ci sono certi particolari che mozzano il fiato e ai quali non riesco ad essere indifferente e inevitabilmente aggiungono qualcosa al mio sapere.

Da sempre ho saputo che avrei fatto questo lavoro. Che mi sarei confrontata con le forme, con le giuste composizioni e proporzioni. Così la scelta di studi artistici che mi ha dato le necessarie competenze e slanci per proseguire nei mie viaggi creativi.

E poi… dopo la laurea in disegno industriale e l’insegnamento di nomi illustri del design e della grafica, la prima e significativa esperienza in agenzia che mi ha messo alla prova e formata professionalmente. Ho capito che la strada era quella giusta.

Qui è nata anche la forte passione per la fotografia e la consapevolezza della potenza delle immagini.

Formeconnesse. Per me l’habitat perfetto. Ciascuno con i propri numeri, con le proprie esperienze, unite per dar vita a progetti sempre più completi. C’è sempre da imparare, lo scambio di idee, sensazioni, esperienze opposte è fondamentale per crescere e rimanere vivi e colorati.

13
ago

Sketchapensieri

Non é una societá ma é un progetto. Siamo Sara e Monica, ma all’occorrenza anche Samantha, Neva e Letizia.

Sketchapensieri ha un nome divertente che ha inventato Laura Caleca e qui potete vedere un video che abbiamo realizzato grazie ad alcuni componenti di Formeconnesse e di cui andiamo molto fiere, perché parla di ciò di cui ci occupiamo: la facilitazione visuale

La facilitazione visuale è uno strumento di lavoro che permette di progettare o sviluppare un’idea in gruppo o da soli con maggiore chiarezza ed efficacia, in quanto utilizza il potenziale della parte destra del cervello che fissa le immagini e le connessioni tra esse. Lavorando attraverso i disegni, che sono tangibili, visibili da tutti, è possibile riprendere concetti e rielaborarli sulla stessa mappa, avendo davanti l’intero sviluppo della riunione.Continue Reading..

13
ago

keep the visual change moving

Sara Seravalle, architetto e dottore in politiche pubbliche del territorio formalmente, Visual Artist e facilitatrice di processi di cocreazione quotidianamente

La frase che sento mia oggi é “keep the visual change moving!”

Per molti anni mi sono occupata di processi inclusivi e progettazione partecipata, che mi hanno portata a seguire il flusso della cocreazione e del codesign di soluzioni, poi mi sono scontrata con il mondo dei visuals: sketchnoting, graphic recording, jam session di problem solving o codesign, visual coaching ma soprattutto visual storytelling, illustrazione strategica e facilitazione visuale, che mi hanno travolta e stregata e pervadendo tutte le cose che da allora faccio nelle aziende o sul territorio, in Italia e all’estero.

Mi appassionano le persone che hanno voglia di trasformarsi e agire un cambiamento; mi piace gestire creativamente i conflitti e generarli se è utile.

Ho insegnato all’Università Statale di Milano e al Politecnico di Milano progettazione partecipata e processi inclusivi e ora formo le persone nelle aziende o fuori da esse sul cambiamento e la visualizzazione.

Con Monica Diari ho dato vita al progetto Sketchapensieri per diffondere la facilitazione visuale e da lì ho scoperto un mondo di nuove prospettive professionali e personali e sono e tratta in un network internazionale che mi sta facendo crescere professionalmente e trovare nuove strade, come questa con Formeconnesse!

Amo i viaggi, il mare e i miei due figli perché sanno stupirmi e portarmi a crescere e conoscere e sono decisamente curiosa.

Sono convinta che abbiamo tutti bisogno di visualizzare per capire e di capire per agire in modo efficiente e coerente.

Oggi Monica e Sara hanno fondato VIUALSTORIES insieme ad altri facilitatori visuali.

06
ago
01
ago

Un gatto, curioso, silenzioso e sempre in movimento

Monica Diari, architetto sulla carta, visualizer e graphic recorder nella realtà.

Tre figli. Sempre in bicicletta. Molte matite e fogli sparsi ovunque.

Un pregio e un difetto: ho una vita sempre in movimento… e non ho ancora capito se sia un pregio o un difetto. Data questa premessa sono necessariamente molto concreta nel mio lavoro e cerco di arrivare subito al dunque evitando perditempi.

Una passione. La montagna e la sua aria pura, le stagioni, viaggiare per il mondo mescolandomi coi colori che incontro. Taglio e cucio creando vestiti: si tratta di capi unici dove si mescolano stile e fantasia. Nonostante non abbia una figlia femmina.

In principio… Al liceo ho conosciuto l’arte fatta sporcandomi le mani, con la fantasia, la spensieratezza e l’entusiasmo. All’università ho affrontato progetti ragionando con numeri, geometrie e senso pratico. Lavorando come graphic recorder non ho ancora smesso di studiare e naturalmente faccio uso a mani basse dell’informatica senza peraltro farne una malattia dato che il primo amore non si scorda mai. L’entusiasmo c’è sempre.Continue Reading..

25
lug

Il disegno che anima la fantasia

Cecilia Di Giulio, motion designer e illustratrice

Se mi chiedono di presentarmi… preferisco farlo a modo mio

Ho studiato Digital Animation presso la Fondazione Scuole Civiche di Milano. Terminati gli studi un anno fa, al momento mi occupo principalmente di storyboard, sia per il cinema che per la televisione, e di realizzare infografiche e contenuti animati sia  2D che 3D per spot pubblicitari. In passato ho avuto l’opportunità di realizzare due cortometraggi e sigle d’apertura per programmi tv e festival.

La mia vera passione però è il disegno e la pittura in tutte le sue forme. Nonostante mi ritenga molto fortunata a poter conciliare quest’amore con il lavoro che faccio, in futuro vorrei che questa passione guadagnasse più spazio nella mia professione, potendo lavorare come illustratrice o come character designer o scenografa per il cinema e la tv.

Sono paziente, tenace e terribilmente curiosa, talmente tanto da voler fare tutto e niente, alla continua ricerca di un ordine in una vita disorganizzata e piena di cose!

Faccio parte di formeconnesse perché nulla arricchisce di più che lo scambio di capacità e il lavoro in team. Sono fermamente convinta che dalla connessione di due o più teste anche provenienti da universi all’apparenza incongruenti, possa scaturire qualcosa di bello e inaspettato.

22
lug

Grafica colla Cow

Laura Caleca, graphic design e art direction all’occorrenza

Un pregio e un difetto. Appena termino un lavoro lo rifarei in modo tutto diverso. Mi piace vedere le cose da più punti di vista, individuo una strada ma durante il percorso mi accade spesso di cambiare rotta per raggiungere l’obiettivo esplorando attraverso la ricerca.

Per me la creatività è anche gioco. L’aspetto ludico e umoristico mi attrae. I lavori in cui mi diverto spesso son quelli che riescono meglio.

Una passione. Amo il cinema d’animazione, soprattuto quello sperimentale, di stop-motion e i cortometraggi dove l’azione sostituisce il dialogo.
In genere la prima idea che mi viene in mente è in movimento, è lo svolgimento di una breve scena, devo poi far opera di estrema sintesi per trasformarla in un concetto fermo.Continue Reading..

22
lug

Compra una vocale!

MI dico sempre: “Le parole sono importanti!” (cit. Nanni Moretti in “Palombella Rossa”)

Da grande volevo fare…  la giornalista, la reporter, l’inviata speciale… poi però, tornata sulla terra ferma e dopo la laurea in lettere moderne ho perfezionato i miei studi umanistici a Roma per poi finire a Milano, la città della moda. “A Milano? Ma Milano è grande, è grigia, è caotica!  Tu che sei abituata a fare colazione guardando il mare come ti troverai?” Beh, sfatando subito un (falso) mito, devo ammettere con soddisfazione che l’impatto con l’uggiosa metropoli è stato ben presto superato a suon di aperitivi, mostre e concerti (e relativi panini con la salamella).
A Milano ho lavorato come redattrice in una rivista di arte e collaborato con agenzie di comunicazione in qualità di copywriter e addetta ai contenuti.

Poi però… Pur essendo una ferma sostenitrice di penna e calamaio e del buon odore della carta stampata, mi sono lasciata conquistare dal web e dalla comunicazione online. Eccomi dunque attualmente alle prese con la gestione dei social network e attività di web content. Ma, dato che il primo amore non si scorda mai, continuo anche a fare la copy e la redattrice per campagne di comunicazione e pubblicità per agenzie e studi grafici stressando colleghi e collaboratori a suon di virgole, refusi, apostrofi e a capo forzati.
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